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108 SALUTI AL SOLE - Pronti a praticare per l’equinozio di primavera?

Il saluto al sole è una pratica spirituale completa (sadhana), in quanto comprende asana, pranayama, mantra e tecniche di meditazione. Inoltre la sua versatilità e applicabilità lo rende uno dei metodi più utili per ottenere uno stile di vita sano, vigoroso e attivo e, allo stesso tempo, prepararsi al risveglio spirituale e la conseguente espansione della consapevolezza”

Satyananda Saraswati

Cos’è un Saluto al Sole?

Il Saluto al Sole o Surya Namaskara, (Surya significa sole e Namaskar significa saluto in sanscrito) è una delle pratiche yoga più antiche che ritroviamo in tutte le tradizioni di questa disciplina. Si compone di una serie di asana (posizioni) in sequenza, sincronizzate secondo uno specifico schema respiratorio in maniera tale che le posizioni e il respiro diventino complementari e abbinate, in certi casi, alla ripetizione di mantra. 12 posture che alternano piegamenti in avanti e indietro, flessioni e allungamenti della colonna e di tutti gli arti e che rappresenta, sicuramente, il primo e più conosciuto vinyasa nella tradizione dello yoga. Possiamo vedere il saluto al sole come una sequenza che racchiude al suo interno tutta la pratica yoga (unitamente al canto di mantra, tecniche di pranayama – respirazione e prana – e meditazione).

In realtà il Surya Namaskar è una preghiera, un atto di prostrazione, un movimento intenso in cui il corpo si chiude e si apre, come un respiro e con il respiro. Un inchino alla terra che ci ha dato la vita e che ci accoglie e sostiene in questa esperienza terrena. Le aperture verso il cielo sono un inno, un ringraziamento al sole che sorgendo ogni mattina ci dona la possibilità di risvegliarci in questa vita. I piegamenti in avanti e le posture che ci mettono in contatto con la superficie sotto i nostri piedi, invece, possono essere eseguite sentendo intimamente un profondo sentimento di abbandono, devozione e fede nei confronti della vita. Il corpo si apre all'dietro -inspirando- inarcando la schiena, si piega in avanti -espirando- toccando i piedi con le mani, porta indietro un ginocchio, passa per adho mukha svanasana, il cane a faccia in giù, poi si prostra e si rialza il busto con il cobra, bhujangasana, poi torna il cane e poi si riuniscono i piedi e si ripete dall’altro lato.

Il saluto al sole ha radici antiche e benefici assolutamente moderni:

  • migliora la circolazione del sangue

  • tonifica e rafforza il corpo

  • migliora la digestione

  • aiuta a combattere l’insonnia

  • allevia stress e ansia

  • rafforza il sistema immunitario

  • aiuta condizioni cardiache

  • aumenta la flessibilità di schiena e gambe

  • rafforza schiena combattendone i dolori

  • favorisce l’eliminazione di tossine

  • è il miglior amico delle donne, diminuisce dolori mestruali e le difficoltà della menopausa, migliora le condizioni di utero e ovaie

  • … e tanto altro ancora

La Pratica dei 108 Saluti al Sole

La pratica dei 108 saluti al sole, ossia la ripetizione di Surya Namaskara per 108 volte di seguito, viene generalmente praticata per sottolineare e rendere omaggio ad alcuni periodi dell’anno, per celebrare ad esempio il solstizio d'estate e d'inverno e l'equinozio di primavera e d’ autunno.

Praticando 108 volte i Surya Namaskara si “saluta” la nuova stagione e l’arrivo di un nuovo sole. Praticare i 108 saluti al Sole significa celebrare la vita, la terra e gli astri e quella parte di divino che è racchiusa in ognuno di noi. Rappresenta, dunque, un giro intorno alla vita e a sé stessi.

108 è un numero mistico e magico nella tradizione yogica e induista per svariate ragioni. In numerologia l’1 è Dio, lo 0 è il vuoto, l’8 l’infinito. A livello energetico il nostro corpo è composto da 108 Nadi, i canali che trasportano l’energia fino al chakra del cuore. In Sanscrito, la lingua dello yoga, esistono 54 lettere maschile e 54 lettere femminili, che unite danno 108. I mala – rosari tibetani – sono formati da 108 grani, esattamente come quelli cristiani. La distanza del sole e della luna dalla terra è 108 volte il loro diametro. 108 sono i Pitha – centri sacri – sparsi in India. E 108 sono anche le qualità del Buddha. La leggenda vuole che Shiva, dio della distruzione innovatrice, in un impeto di rabbia verso la sua amata Shakti, abbia distrutto il suo corpo e sparso i pezzi in 108 punti del mondo… E così via.

Quando il corpo comincia a prendere il ritmo e un saluto al sole segue l’altro, e poi ancora e di nuovo, quello che succede nel corpo è qualcosa di unico:

  • Quando il corpo si muove in maniera regolare effettuando sempre gli stessi movimenti, sequenza dopo sequenza, ad un certo punto comincia a diventare automatico, la mente si perde nel ritmo e comincia uno stato di meditazione in movimento dove tutto il resto scompare

  • Il corpo comincia a produrre calore bruciando in questo modo tossine, purificandolo e pulendolo

  • Praticando con intenzione si sviluppa disciplina e forza di volontà

  • La devozione e la forza che questa pratica sviluppa crea una pratica yogica e spirituale molto forte dove la motivazione porta alla trasformazione

  • Aiuta a praticare ed agire senza aspettarsi niente in cambio, un’offerta a sé stessi, del proprio tempo e della propria energia per celebrare la luce e la vita attraverso il semplice movimento, inspirando ed espirando.

Questa pratica, come tutte le pratiche yoga, può essere dedicata ad una persona amata, ad un progetto o ad un obiettivo importante per noi da raggiungere. All’inizio della nostra pratica, prima di portare il dharana (concentrazione) sul respiro e sul mantra, possiamo dedicare qualche secondo al nostro sankalpa (dedica, proposito), portando silenzio e quiete dentro di noi e lasciando emergere la nostra intenzione.

Più in generale, durante i 108 saluti al sole, possiamo pensare a:

  • lasciare andare il passato e focalizzare su noi stessi

  • concentrarci sul presente, in dedizione ai propri familiari ed amici

  • dedizione alle nostre intenzioni ed al loro manifestarsi futuro

  • dedizione al mondo, a tutti gli esseri, ovunque essi siano, riconoscendo l’interconnessione esistente fra questi

Pratica insieme a L’Anfora

Condividere questa pratica con il gruppo è un'esperienza molto forte e del tutto unica. L'energia del gruppo fa muovere il corpo attraverso i saluti al sole, ci supporta e ci sostiene. L'unico ostacolo è la mente che ci fa credere di non poter arrivare alla fine ma…non è così. Se ti lasci andare e ti affidi all'energia del gruppo accadrà qualche cosa di speciale e unico...per questo motivo possiamo definirla una pratica di UNIONE E TRASFORMAZIONE.

Vorremmo condividere questa energia con te! Ti aspettiamo a L'Anfora il mercoledì 20 marzo per dare il benvenuto alla primavera praticando insieme 108 saluti al sole.

A presto,

Ana

Riferimenti

https://eventiyoga.it

https://www.satyayoga.it

https://casayogamilano.com

https://www.vanityfair.it

https://www.unalome.it

http://www.francescarosso.it

https://yogagile.com

https://www.ilgiornaledelloyoga.it

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