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Gabriele Ciavarra ci parla di se e della Comunicazione Nonviolenta

Anticipo qui che stavamo programmando, insieme a Gabriele, di proporre all'Anfora un seminario esperienziale sulla comunicazione non violenta, a Maggio.

Viste le recenti restrizioni, stiamo vedendo come adattarlo in formato webinar, in modalità economia del dono (ovvero ad offerta libera di cuore). Perciò seguite gli aggiornamenti sulla pagina fb per le date aggiornate (invece che un week end si pensava alla possibilità di suddividerlo in un maggiorn numero di incontri ma più brevi) e la modalità di partecipazione.

Intanto potete leggere qui qualche informazione su Gabriele e sull'argomento che propone. Buona lettura e per qualsiasi richiesta di ulteriori informazioni non esitate a contattare l'Anfora!

“Le Parole che non ti ho detto”

seminario esperienziale per una Comunicazione più efficace

intervista a Gabriele Ciavarra

Ciao, anche tu sei un collaboratore dell’associazione L’Anfora giusto? Ci dici come ti chiami e in che modo collabori con l’associazione?

Ciao a tutte e a tutti. Il mio nome è Gabriele e quest'anno collaborerò con l'associazione per la prima volta. A maggio condurrò, infatti, un seminario di due giorni sulla Comunicazione Nonviolenta.

Ci racconti qualcosa di te? Cosa fai e cosa ti appassiona nella vita.

Certo, con piacere. Ho 37 anni, sono sposato da 4 e ho una bimba di un anno mezzo.

Sono appassionato di viaggi, di musica e di fotografia. Mi piace leggere e scoprire cose nuove.

E amo ascoltare le persone. Vivo, insieme alla mia famiglia, in una vecchia casa di montagna, con un'altra coppia di amici. Ho lavorato come attore professionista per quasi 15 anni fino a quando, nel 2018, ho deciso di voltare pagina. Nell'inverno di quell'anno, infatti, mi sono preso una lunga pausa di riflessione dal lavoro in teatro, ho lasciato l'appartamento di Milano e, insieme a mia moglie, mi sono trasferito in un ecovillaggio sperduto in provincia di Piacenza. Così, più o meno all'improvviso. In testa avevamo un unico obbiettivo: “Noi vogliamo stare meglio di come stiamo ora!!”. Ecco: da quel momento in poi sono successe un sacco di cose...tante scoperte, tanti incontri, tanti nuovi strumenti. Tra questi il più importante: la Comunicazione Nonviolenta, una vera e propria rivoluzione che ha cambiato il corso della mia vita.

Riguardo il seminario che proponi ci dici di cosa si tratta?

Si tratta di un seminario introduttivo alla Comunicazione Nonviolenta e all'ascolto empatico, con un particolare focus dedicato ai conflitti e alle incomprensioni che possono nascere ogni giorno nell'ambito famigliare, nelle relazioni di coppia e con i figli.

A chi si rivolge?

A chi vuole costruire relazioni sane nella propria vita, con i partner e con i figli, e vuole nutrirle, in modo attivo e consapevole, ogni giorno.

A coloro che hanno bisogno di ascolto, di comprensione e accettazione e vogliono imparare ad offrire tutto questo a se stessi e agli altri.

A chi ha sentito parlare della Comunicazione Nonviolenta e vuole scoprirne le straordinarie potenzialità in un ambiente accogliente e protetto.

A chi vuole trasformare conflitti e incomprensioni dolorose in dialoghi pacifici.

Quando in che orari e a che costi?

[lavori in corso! seguici su fb per gli aggiornamenti su date, orari e modalità di partecipazione]...

[abbiamo scelto comunque di trovare un modo alternativo di proporlo]

...perché voglio condividere questo strumento potente e rivoluzionario con quante più persone possibili.

Che benefici apporta?

Io credo, innanzitutto, che la Comunicazione Nonviolenta ci aiuti a vedere il dono che possiamo essere gli uni per gli altri e che ci offra, al contempo, strumenti semplici ed efficaci per parlare di quello che ci succede, della nostra vulnerabilità, con fiducia e per ascoltare chi ci sta vicino con rispetto e con empatia.

Ci aiuta a chiedere senza sentirci in colpa e a scegliere di rispondere alle richieste altrui mossi unicamente dal bisogno di contribuire al benessere di ciascuno.

Durante il seminario scopriremo alcuni di questi strumenti e li metteremo alla prova con la nostra vita di tutti i giorni.

Ci racconti come ti è venuto in mente di proporla e perché hai scelto di farlo proprio attraverso l’associazione l’Anfora?

Qualche mese fa ho iniziato il mio percorso per diventare Trainer certificato di Comunicazione Nonviolenta e subito ho pensato che mi sarebbe piaciuto portare la mia esperienza e le mie scoperte alle persone coinvolte, come me, in uno dei lavori più importanti, faticosi e, a parer mio, meno riconosciuti di questi tempi: essere genitori. Ecco è andata così: dopo aver fatto questo pensiero mi è venuta immediatamente in mente l'Anfora e il meraviglioso lavoro che fa sul vostro territorio per sostenere le famiglie nel prendersi cura dei piccoli ed è per questo che ho pensato di proporre il seminario ai vostri associati.

Ci dici perché è così importante per te?

Prima di tutto voglio fare un po' di chiarezza.

La Comunicazione Nonviolenta non ha a che fare con l'essere gentili, o con l'essere disponibili, o malleabili. O con lo stare calmi e zen. O con il sopportare pacatamente le ingiustizie. O, ancor meno, con il rinunciare preventivamente a ciò che per noi è importante, perché magari -”.. sai, meglio non litigare.”

No, non si tratta di questo.

Per me la Comunicazione Nonviolenta ha a che fare con l'esprimere, momento per momento, con fiducia e con onestà, ciò che per noi è importante, senza critiche o pretese; e con l'ascoltare chi ci parla, a prescindere da come ci parla, accogliendo ciò che in lui o lei è vivo, senza sentirci in colpa, senza volerci difendere e, soprattutto, senza tentare a tutti i costi di cambiarlo.

Ecco, secondo me, la Comunicazione Nonviolenta ci insegna, prima di tutto, ad ascoltarci.

Marshall B. Rosenberg (il creatore di questo metodo) dice: “Ogni giudizio è l'espressione tragica di un meraviglioso bisogno insoddisfatto”.

Lui dice 'tragica' perché, secondo lui, quando ci esprimiamo in questa forma, con i giudizi, chi ci ascolta smette all'istante di farlo, comincia a investire le sue energie nell'autocritica o nella difesa e a sottrarle, fatalmente, da uno dei suoi bisogni fondamentali: quello di contribuire al nostro benessere.

'Tragica' perché esprimendoci in questa forma aumentiamo le resistenze ai nostri bisogni proprio da parte di quelle persone il cui comportamento ci interessa.

La CNV è uno strumento estremamente utile perché può aiutarci a svelare i bisogni che stanno dietro i giudizi con i quali abbiamo imparato a nasconderli e perché può permettere, finalmente, a chi ci sta vicino di capire come aiutarci a soddisfarli.

Ritengo che la Comunicazione Nonviolenta sia uno strumento straordinario proprio perché può aiutarci a dire ciò che prima non siamo mai riusciti a dire e, soprattutto, perché può insegnarci ad ascoltarlo.

Ci dici come hai conosciuto l’associazione L’anfora e cosa ti piace di questa associazione?

Non la conosco direttamente. Conosco Linda da qualche anno e ho avuto modo di apprezzare in più occasioni il suo ascolto, la sua sensibilità e il suo particolare sguardo sulle cose. Conosco alcune delle attività dell'associazione e apprezzo molto l'impegno e la cura con la quale si dedica alle famiglie del territorio.

Grazie per averci raccontato di te, vuoi farci un saluto particolare?

Sì, con piacere: buona 'parole' a tutti!!! Ci vediamo a Maggio.

[Gabriele sarà ospite al Mommy meet up Lunedì 20 Aprile!]

Grazie Gabriele, a presto!

Linda

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